sabato 30 giugno 2012

Caldo Africano all'apice, non concede respiro: temperature fino a 40°


Italia avvolta dalla vampata di calore d'estrazione sahariano: s'avvicinano da ovest infiltrazioni atlantiche.

Tutta Italia è sotto l'assedio dello scudo nord-africano, che sta portando il picco di calura con punte che hanno raggiunto i 38-40 gradi. Un'onda depressionaria atlantica prova a scalfire il fortino anticiclonico: già nel corso di domenica i primi temporali porteranno refrigerio al Nord-Ovest.


Mauro Meloni 30-06-2012 ore 16:45


CAPPA DI CALDO, SI BOCCHEGGIA - Giornata di fuoco su tutta Italia, per via del possente anticiclone africano che si è ulteriormente consolidato convogliando aria rovente originaria dell'entroterra algerino. In tutto il Paese le temperature sono ulteriormente aumentate: le punte più alte si registrano nelle zone interne della pianura emiliano-romagnola e valli interne di Umbria, Toscana e Lazio, ove localmente la colonnina di mercurio ha registrato punte di 39-40 gradi. Laddove le temperature sono inferiori, l'aria comunque è resa irrespirabile dagli elevati tassi d'umidità che contribuiscono a far percepire più caldo. Solo in alta montagna o sui litorali, se in presenza di ventilazione, si può godere di un clima un po' più gradevole.
ATLANTICO SPINGE DA OVEST - Il promontorio anticiclonico, che si erge a scudo del Mediterraneo Centrale, va a contrapporsi ad un'ampia saccatura che influenza il meteo sull'Europa, con maltempo e clima più fresco in particolare sulle Isole Britanniche. L'onda perturbata atlantica, affondando verso sud, è l'elemento scatenante che favorisce il trasporto di masse d'aria calde sahariane, le quali alimentano il cupolone anticiclonico. Il meccanismo che regola questi scambi di masse d'aria non è bloccato e gradualmente l'onda ciclonica atlantica tende ad espandersi verso levante, procurando un gradualmente allentamento della bolla sahariana, i cui massimi effetti stanno colpendo, oltre all'Italia, le regioni alpine ed il comparto balcanico.
ISOLATI TEMPORALI DI CALORE - Nonostante la stabilità indotta dal cupolone sub-tropicale, il riscaldamento diurno così intenso riesce a far insorgere qualche cella temporalesca. E' accaduto venerdì in alcune aree della dorsale appenninica e si sta ripetendo quest'oggi in queste ore pomeridiane ancora più roventi. La cumulogenesi appare comunque più localizzata e solo al confine fra Basso Lazio ed Abruzzo ha finora originato una cella temporalesca capace di dar luogo a violenti acquazzoni. Temporali di calore più vivaci sono poi segnalati sulle aree interne della Sardegna centro-settentrionale: l'Isola è la regione più direttamente interessata dal respiro sahariano, con temperature che localmente hanno raggiunto picchi di 40-41 gradi.
Le nubi temporalesche di calore sulle zone interne della Sardegna, osservati dall'alto della webcam di Monte Ualla, in territorio di Asuni sull'oristanese. Fonte webcam www.monteualla.it

CALDO AL CULMINE NELLE PROSSIME 24 ORE - L'ondata di caldo si protrae da svariati giorni: la lunga fase termica sopramedia, iniziata poco dopo metà mese, non è mai venuta meno. Il week-end si completerà all'insegna del clima rovente e probabilmente proprio nel corso di domenica raggiungeremo i picchi termici più elevati: solo agli inizi della prossima settimana vedremo sopraggiungere infiltrazioni un po' più fresche, soprattutto sul Nord Italia a suon di temporali.


Domenica con la canicola, in settimana diminuiranno le temperature


Il 1 luglio temperature prossime ai 40°C.

Il passaggio di consegne tra giugno e luglio avverrà sotto il dominio dell'Anticiclone Africano, che apporterà condizioni climatiche infernali per altre 48 ore. La prossima settimana prevediamo un calo delle temperature per l'arrivo delle correnti atlantiche.


Ivan Gaddari 30-06-2012 ore 09:59

La Bassa Pressione che sta martoriando il Regno Unito è anche la responsabile del rigonfiamento della bolla sahariana. L'estensione delle maglie perturbate sull'Atlantico Portoghese, ha dirottato il fulcro dell'Anticiclone Africano nel cuore del Mediterraneo. Sull'Italia è in atto un forte rialzo delle temperature, prevediamo punte di 40°C e livelli di umidità alle stelle.
Un clima rovente, insopportabile, ma che fortunatamente dovrebbe mollare la presa nei primi giorni della prossima settimana. L'arrivo delle correnti atlantiche, da ovest, apporterà una graduale diminuzione delle temperature e soprattutto una diminuzione dell'afa.
Il tempo domenica 1 luglio
Splenderà il sole da nord a sud e le temperature registreranno, presumibilmente, un ulteriore lieve aumento. In molte città il termometro raggiungerà 37-38°C, con punte di oltre 40°C a causa dell'afa. Nonostante l'assenza di nubi significative, i cieli saranno sporcati dal pulviscolo sahariano. Temporanei annuvolamenti si svilupperanno, dal tardo pomeriggio, sui settori alpini di ponente e causeranno qualche acquazzone temporalesco.
Domenica avremo condizioni di bel tempo, con caldo asfissiante in tutta Italia. Localmente le temperature percepite supereranno i 40°C.

Cenni di cambiamento ad inizio settimana
L'ondata di caldo verrà ridimensionata dall'arrivo di correnti relativamente più fresche di natura atlantica. Nella giornata di lunedì spifferi d'aria umida si porteranno sul nord Italia, provocando una progressiva intensificazione dell'instabilità sulla cerchia alpina. I temporali, localmente violenti, riusciranno molto probabilmente ad espandersi verso le zone di pianura. Non escludiamo locali grandinate, accompagnate da colpi di vento. Inevitabile un lieve calo delle temperature, che peraltro rimarranno al di sopra della norma.
Le temperature caleranno leggermente anche in Sardegna, ma continuerà a far caldo. Caldo che potrebbe persino intensificarsi nelle regioni meridionali, soprattutto in Puglia e Basilicata dove prevediamo punte di 40°C. Per una diminuzione termica più efficace dovremo attendere metà settimana, quando i venti da ovest - con maestrale localmente sostenuto nelle isole maggiori - si insinueranno sui mari di ponente.
Ne risentirà anche il tempo, che sarà un po' meno bello dei giorni passati. Avremo dei temporali sulle Alpi, in sconfinamento nelle pianure. La cumulogenesi pomeridiana interesserà anche la dorsale appenninica e localmente potrebbero svilupparsi brevi acquazzoni. Altrove prevalenza di cieli sereni o poco nuvolosi, con clima ideale lungo le coste.
Mercoledì avremo una maggiore instabilità sui rilievi ed anche in Val Padana, complice la circolazione un po' più fresca in arrivo dall'Atlantico.







domenica 24 giugno 2012

ITCZ sull'Africa troppo a nord, viatico ideale per l'Alta sub-tropicale


Nuove fiammate calde fra fine giugno ed inizio luglio: la fascia di convergenza intertropicale sull'Africa è più a nord del normale.

Le frequenti ingerenze dell'Alta Pressione Nord-Africana verso le latitudini mediterranee prendono spunto da una linea di convergenza intertropicale che si conferma più a nord del normale, come effetto di un monsone particolarmente in palla.
Mauro Meloni 23-06-2012 ore 21:28
Nella rappresentazione in alto incentrata sull'Africa equatoriale, con la linea rossa viene evidenziata la posizione media dell'ITCZ riscontrata nella seconda decade di giugno, con quella gialla quella dei precedenti dieci giorni, mentre con quella nera il posizionamento che dovrebbe assumere in questo periodo. Fonte NOAA.

L'ESTATE MOSTRA I MUSCOLI - Siamo reduci da un'ondata di caldo che solo ora inizia in parte a ridimensionarsi, ma lo spettro dell'Anticiclone Africano si aggira in prospettiva anche per gli ultimi giorni di giugno e l'inizio di luglio. Le proiezioni modellistiche sono avvalorate dalle ultime elaborazioni NOAA, che confermano anche per la seconda decade di giugno un posizionamento della linea ITCZ decisamente più a nord del normale, sia sulla porzione occidentale che su quella orientale del Nord Africa. Le risalite dell'anticiclone nord-africano verso il Mediterraneo, divenute sempre più frequenti nell'ultimo periodo, sono quindi una naturale conseguenza anche di quel che accade sull'Africa.
ANDAMENTO DELL'ITCZ - Rammentiamo che la linea d'interconvergenza tropicale delimita l'area d'azione entro la quale si spinge l'instabilità equatoriale: questa fascia subisce fluttuazioni stagionali e nell'estate boreale si porta a latitudini più alte, ma quando sale oltre la norma anche l'anticiclone africano, che si posiziona al di sopra, tende a sconfinare più facilmente dai Tropici verso il Mediterraneo. Ovviamente le risalite dell'anticiclone africano sono favorite da diversi altri fattori, non ultimo lo schema barico sul contesto euro-atlantico: si verificano rimonte anticicloniche calde allorquando ci sono affondi depressionari sul Vicino Atlantico, che possono talvolta assumere caratteristiche di blocco proprio in corrispondenza di un'ITCZ situata così a nord.
Grafico della linea d'interconvergenza tropicale sulla porzione occidentale dell'Africa, con andamento delle ultime settimane sempre sopra la norma. Fonte NOAA.

ITCZ DA SETTIMANE PIU' A NORD DEL NORMALE - Lo scostamento verso nord della media dell'ITCZ è un fenomeno che in realtà stiamo osservando già da diverse settimane: vi avevamo messo in guardia sulla possibilità di queste robuste fiammate anticicloniche sub-tropicale, anche quando l'estate sembra aver davvero difficoltà a voler decollare sul serio. E non ci riferiamo a chissà quanto a tempo, ma alla situazione che dominava fino a metà mese.




giovedì 21 giugno 2012

Sempre Estate, ma dal volto più umano

Già dal prossimo fine settimana il "maltempo estivo" caratterizzato da temperature elevatissime e afa insopportabile cederà il passo ad uno scenario meteo più vivibile. L'Italia comunque continuerà ad essere dominata dall'anticiclone subtropicale.


Aldo Meschiari 21-06-2012 ore 12:10



Prima di tutto permettetemi di spendere due parole sul concetto di "maltempo estivo". Se col termine maltempo intendiamo fasi meteorologiche in cui è necessario ripararsi, restare al coperto e soprattutto difendersi, allora anche la canicola con temperature oltre i +35°C, se non addirittura prossime ai +40°C, o l'afa con valori di umidità relativa eccessivi diventano episodi di maltempo.
Dopo una prima metà di giugno dominata, soprattutto al Centro-Nord, dal flusso instabile e fresco atlantico, improvvisamente la famigerata lacuna barica al largo del Portogallo ha iniziato a mulinare masse d'aria caldissima dal Sahara verso l'Italia. I modelli previsionali non vedono una sua attenuazione importante e tanto meno la sua scomparsa anche nel medio-lungo periodo. Ciò significa che l'Europa mediterranea continuerà ad essere investita da onde subtropicali provenienti dal Nord-Africa almeno sino a fine giugno.
Avremo quindi ancora per molti giorni la prevalenza di sole e temperature pienamente estive. D'altra parte, il maltempo estivo lascerà a breve l'Italia, in quanto nel corso del fine settimana una saccatura nord-atlantica irromperà in Europa centrale e determinerà un calo dei geopotenziali anche sul nostro paese. Non si tratterà di un break in piena regola: i temporali saranno relegati al Nord, per lo più veloci e a macchia di leopardo. Sicuramente però vi sarà un calo termico e soprattutto una netta diminuzione dell'umidità grazie a venti che spireranno sul nostro paese.
Come possiamo vedere nella Multi MTG, la diminuzione dei GPT sull'Italia permetterà al flusso mite atlantico di ripulire le nostre regioni dall'afa insopportabile e di far calare di alcuni gradi le temperature, riportandole in prossimità delle medie. Ma l'Estate continua, anche se per fortuna con un volto più umano, e come abbiamo già ribadito continuerà almeno sino a fine mese. Per ora, infatti, le perturbazioni nord-atlantiche non saranno in grado di infrangere il muro anticiclonico che invade il nostro paese.

mercoledì 20 giugno 2012

Caldo torrido o caldo afoso, che confusione. Ecco come si misura l'afa


Come misurare la temperatura percepita: i vari metodi che tengono conto dell'indice di disagio in relazione a temperature ed umidità relativa.

La sensazione di caldo che il nostro corpo percepisce non varia solo in funzione della temperatura, ma è strettamente all'umidità. Quando si crea il mix di alte temperature e di elevati tassi di umidità, il calore avvertito sarà molto più alto. Esistono vari metodi di calcolo del caldo afoso.
Mauro Meloni 19-06-2012 ore 21:08
TEMPERATURE, QUELLE VERE E QUELLE MENO VERE - Siamo all'apice della prima ondata di grande caldo della stagione: come capita ormai sovente ogni anno, nel linguaggio che ci viene propinato dai media si sono diffusi i concetti di temperature percepite. Spesso questi valori vengono diffusi al grande pubblico come se fossero stati misurati dai termometri e si capisce perfettamente come ciò crea non poca confusione, portando molte persone a credere che si possano essere raggiunti davvero 42 o 45 gradi, che non sono invece altro che il risultato del fattore combinato di temperatura reale sommata all'alta umidità. E' giusto diffondere le temperature percepite al posto di quelle realmente misurate dagli strumenti? A nostro avviso no, se l'informazione non viene compresa nel giusto senso. Ma qual è il vero caldo che sopportiamo nelle città? Spesso è peggiore rispetto alle temperature reali: dobbiamo infatti tener conto che gran parte delle rilevazioni sono effettuate in aeroporti, talvolta distanti dai centri abitati di riferimento.
CALDO AFOSO, DI CHE SI TRATTA? - Ci sono purtroppo ulteriori storture nel tam-tam mediatico legato agli eventi di caldo e così il caldo afoso diventa torrido o viceversa, senza sapere poi bene di cosa si sta parlando. Giusto quindi far chiarezza: il caldo torrido è quello secco ed è più sopportabile per il nostro corpo, in quanto si accompagna a tassi d'umidità molto bassi. All'opposto, il caldo afoso rappresenta il vero incubo e si realizza in presenza contemporanea di valori elevati di temperatura ed umidità dell'aria. In queste condizioni il corpo ha difficoltà a refrigerasi, nonostante la sudorazione e la vasodilatazione. Nel momento in cui il sudore evapora sottrae calore, raffreddando così la pelle (l'evaporazione è un fenomeno endotermico che richiede calore). In presenza d'umidità elevata, l'organismo ha maggiore difficoltà ad eliminare il calore in eccesso attraverso l'evaporazione e quindi in pratica la sensazione è la stessa di quella provocata da una temperatura maggiore, proprio perché il meccanismo fisiologico di raffreddamento è ostacolato.
INDICI DI CALCOLO DEL CALORE PERCEPITO - La sensazione di afa è dovuta principalmente ad una serie di fattori, tra cui la temperatura dell'aria e l'umidità relativa. In queste condizioni e senza più l'apporto refrigerante del sudore la temperatura del corpo umano tende a salire con possibili colpi di calore, nel caso vengano superati valori estremi. Sono stati creati vari metodi differenti per evidenziare la temperatura percepita dal corpo e non quella reale. I tre più diffusi indici sono l'Heat Index / Apparent Temperature (Steadman, 1979), Summer Simmer Index (Pepi, 1987) e l'Humidex (introdotto originariamente in Canada, 1965). Tutti rappresentano una temperature e vengono ottenuti attraverso formule semi-empiriche. Il più famoso ed utilizzato è l'indice di calore (Heat Index), utilizzato per temperature uguali o superiori ai 27°C ed umidità relativa uguale o maggiore al 40%. In caso di temperature superiori a 42°C, anche al variare dell'umidità relativa, l'indice attribuisce sempre la classe estrema, cioè "elevato pericolo".
Indice Humidex

L'Heat Index o indice di calore, con le temperature percepite dal corpo umano in relazione all'umidità.

La curva della temperatura apparente, sulla base dell'indice di calore.

ALCUNI ESEMPI - Esiste una curva, chiamata di Scharlau, che associa la temperatura dell''aria con il valore dell''umidità relativa. Ogni punto sulla curva rappresenta la temperatura che il nostro corpo realmente percepisce in presenza di quei determinati valori di temperatura ed umidità. Più è alta l'umidità e più si percepisce un caldo: ad esempio, se la temperatura è di 29°, ma il tasso di umidità è al 90%, il nostro corpo avvertirà un indice di calore (heat index) di ben +37,1°! La stessa temperatura, ma con umidità ad esempio al 20%, farà avvertire un indice di calore di soli 27,5°, quindi un valore inferiore rispetto alla temperatura reale, sulla base della formula costruita per l'indice di calore che fornisce risultati un po' diversi rispetto agli altri metodi , tutti comunque creati ad hoc per descrivere lo stato di disagio noto un po' a tutti che si viene a creare in condizioni di caldo afoso.







Fornace Africana. Parziale tregua attorno al 25 giugno

Siamo entrati nel clou della fiammata africana, con massime che si porteranno ben oltre i +35°C. Aumenterà anche l'afa. Per avere un parziale ritorno alla normalità bisognerà attendere il 24/25 giugno quando il flusso mite atlantico porterà un po' di refrigerio soprattutto al Centro-Nord.


Aldo Meschiari 19-06-2012 ore 08:32



Siamo nel clou di questa prima intensissima fiammata calda di origine africana. L'anticiclone subtropicale di matrice continentale sta spingendo in modo imperioso verso nord, arrivando ad inglobare con il suo focoso abbraccio buona parte dell'Europa. Non solo l'Italia, ma anche le regioni centrali e orientali del Vecchio Continente, comprese le due nazioni sede degli Europei, la Polonia e l'Ucraina, stanno soffrendo per il gran caldo.
Nei prossimi giorni le temperature massime raggiungeranno valori davvero notevoli, sino a sfiorare i +40°C al Sud. Ma anche al Centro farà caldo, con massime vicine ai +38°C. Al Nord invece la farà da padrone l'afa, con massime prossime ai +36°C in Emilia. Un vero e proprio bollettino di guerra. Dobbiamo, infatti, ricordare, che le ondate di caldo subtropicale sono paragonabili agli episodi di maltempo classico, quando si superano, come in questo caso, i valori sopportabili da parte dell'uomo in termini di temperatura e umidità: un mix davvero pericoloso.
Per avere un po' di refrigerio bisognerà attendere il 24/25 giugno, quando soprattutto al Nord, i geopotenziali alla quota di 500 hPa tenderanno a scendere e la 576 DAM sfiorerà le Alpi, aria più fresca irromperà nelle regioni settentrionali e successivamente centrali regalando una tregua dalla canicola. Il Sud continuerà invece ad essere sotto il dominio dell'anticiclone africano. Non sono da escludere neppure temporali soprattutto sull'Emilia per l'afflusso di venti da nord-est. Ovviamente i temporali saranno abbastanza frequenti sulle Alpi durante tutto il periodo.
Stiamo quindi vivendo un episodio di "maltempo estivo" caratterizzato da temperature elevate e alti tassi di umidità, che a parte un certo ridimensionamento tra il 24 ed il 25 giugno, sembra intenzionato a perdurare sino alla fine del mese.

lunedì 18 giugno 2012

Primo vero week-end di gran caldo, l'Anticiclone Africano mette radici


Ondata di calore agli inizi, durerà parecchi giorni. L'Alta Pressione non mollerà facilmente la presa.

L'Estate preme sull'acceleratore, per via di un crescente respiro caldo proveniente dall'entroterra nord-africano, in seno ad una bolla anticiclonica. La circolazione depressionaria atlantica, pur mantenendosi centrata sulle Isole Britanniche, è costretta ad agire a latitudini più elevate.
Mauro Meloni 16-06-2012 ore 19:25
BENVENUTA ESTATE - Dopo una lunga serie di week-end condizionati dall'instabilità o dal maltempo, stavolta tutta l'Italia, senza nessuna distinzione, è abbracciata da un vasto anticiclone che sta facendo davvero decollare l'estate. La prima parte di giugno era trascorsa quasi per intero con un'Italia divisa in due: al Nord hanno dominato i transiti perturbati atlantici, mentre al Sud hanno prevalso condizioni estive, con temperature a tratti elevate. La novità quindi è legata al fatto che l'anticiclone, di matrice nord-africana, questa volta sta riuscendo a salire di latitudine, espandendosi fin verso l'Europa Centro-Orientale. I fronti perturbati atlantici, molto attivi tra Gran Bretagna e Scandinavia, sono costretti a risalire di latitudine nel loro spostamento verso l'Europa Centrale.
TEMPERATURE IN DECISO AUMENTO - Il caldo inizia a diventare l'elemento saliente del contesto meteorologico un po' su tutta Italia da nord a sud: la vera insidia è rappresenta dal tasso d'umidità che, sommato alle alte temperature, fa salire la percezione d'afa, con disagio più accentuato su aree riparate dal vento come la Val Padana. La colonnina di mercurio è salita diffusamente sopra i 30 gradi, con aumenti di circa 3-4 gradi rispetto alla giornata di venerdì: le punte più elevate si sono raggiunte sulle valli interne delle regioni centrali, della Campania e della Sardegna, ove localmente si sono sfiorati i 35 gradi. Un po' di fresco si può godere non tanto in montagna, quanto in spiaggia: il mare ancora fresco garantisce un certo refrigerio con le brezze.
LIEVI DISTURBI INSTABILI IN SARDEGNA - Su tutta l'Italia i cieli sono rimasti sereni o poco nuvolosi, ad eccezione di qualche modesto addensamento cumuliforme ad evoluzione diurna sulla catena alpina e, molto isolatamente, a ridosso dei maggiori comprensori montuosi della dorsale appenninica. Una leggera area d'instabilità sulle vicine aree nord-africane ha trasportato nuova nuvolaglia di tipo medio-alta a ridosso dei Canali antistanti le due Isole Maggiori che, grazie al calore del mare, riesce talvolta a degenerare in qualche debole temporale: questi cumulonembi a base alta venerdì avevano lambito la Sicilia, mentre oggi è stato il turno delle coste sud-est della Sardegna, interessate marginalmente da un piccolo nucleo temporalesco che poi si è dissolto lasciando in eredità una nuvolaglia medio-alta.
CALDO, E' SOLO L'INIZIO - Al momento le temperature non sono ancora salite troppo e restano certo lontane dai livelli che si sono confermati sul Mediterraneo Orientale (punte di 42° tra Cipro e Turchia). La persistenza del promontorio anticiclonico di natura africana porterà ad un inesorabile salita della colonnina di mercurio su tutte le nostre regioni, giorno dopo giorno. Ci attende una domenica da solleone con prime punte attorno ai 35 gradi in alcune località interne, ma il peggio dovrebbe realizzarsi verso metà della prossima settimana, quando l'ondata di caldo raggiungerà il culmine.


lunedì 11 giugno 2012

Continuo saliscendi: caldo, fresco, di nuovo caldo

L'analisi dei Modelli non fa altro che confermare le proiezioni precedenti, votate alla prosecuzione dell'alternanza tra Africa e Atlantico. La stabilità tipicamente estiva potrebbe tentare di resistere dopo metà mese.



Da metà giugno potrebbe realizzarsi una rimonta anticiclonica più vivace, ancora una volta di origine africana. Ma sin quando saranno le depressioni atlantiche a dettare i tempi delle incursioni altopressorie, l'instabilità è sempre dietro l'angolo.

Ivan Gaddari 08-06-2012 ore 14:35

Schema ripetitivo:
rischiamo di annoiarvi, ne siamo consapevoli, ma inventarsi linee evolutive che esulino dalla realtà dei fatti non soltanto sarebbe scorretto professionalmente, ma rischierebbe di disorientare i tanti che cominciano ad affollare le località di villeggiatura. E allora, per schema ripetitivo intendiamo persistenti depressioni atlantiche a ridosso dell'Europa occidentale e in successiva estensione verso est.
Con quali ripercussioni?
le stesse che osserviamo da un paio di settimane. Le fiammate africane, e quindi le conseguenti ondate di caldo, pur intensificandosi si rivelano brevi per via dell'invadente circolazione instabile Atlantica. Caldo, fresco, un'altalena destinata a proseguire per altri 10 giorni.
Sbalzi termici repentini:
l'impianto configurativo non fa altro che implementare variazioni termiche rapidissime. Capita che in sole 48 ore si passi da valori di temperatura superiori alle medie - anche di molti gradi - a valori che in alcuni casi possono rivelarsi inferiori alla norma. E' quel che accadrà nei prossimi giorni, lunedì avremo infatti un brusco abbassamento delle temperature e dai 35°C e oltre che verranno registrati in Sardegna e al sud, si passerà ai 25-26°C della prossima settimana. 10 gradi di differenza, di questi tempi, sono veramente tanti.
Cenni di maggiore stabilità da metà mese:
l'approfondimento di un'area ciclonica ad ovest del Portogallo potrebbe spingere l'Anticiclone Africano ben più a nord, sino a raggiungere parte dell'Europa centro settentrionale. Un consolidamento che potrebbe favorire un più lungo periodo di bel tempo, ma considerando la natura anticiclonica anche una fase decisamente calda e afosa.
Un giugno di eccessi:
ieri ci siamo presi la briga di analizzare uno dei più autorevoli modelli stagionali: il CFS, prodotto dall'Agenzia Federale Statunitense della NOAA. E' emerso un deficit pluviometrico su molte zone dell'Italia, mentre nei Paesi dell'Europa occidentale potrebbe piovere più della norma. Significa che le depressioni, stazionanti tra il Regno Unito e la Penisola Iberica, potrebbero spingere più spesso l'Anticiclone Subtropicale verso l'Italia. Si tratta di una previsione che andrebbe a suffragare quanto ipotizzato pocanzi.
Focus: evoluzione sino al 21 giugno 2012
Nel weekend avremo un primo cambiamento nelle regioni centro settentrionali. Aria fresca da ovest farà diminuire le temperature e a ridosso dei rilievi si svilupperanno molti temporali. Il caldo resisterà strenuamente al sud e sulla Sicilia, ma sarà costretto ad abdicare da lunedì. L'avvicinamento di una perturbazione atlantica intensificherà la ventilazione da ovest e l'aria fresca si propagherà con maggiore facilità. La perturbazione potrebbe transitare rapidamente giovedì prossimo, interessando maggiormente il centro nord.
Da metà giugno, risolta la crisi atlantica alle nostre latitudini, si potrebbe riaffacciare l'Alta Pressione Africana. Prevediamo condizioni di tempo stabile, temperature in forte rialzo e condizioni d'afa. Un tipo di tempo che avvantaggia chi sta al mare, un po' meno chi si trova nelle aree a clima continentale come la Val Padana e conche appenniniche.
Evoluzione sino al 26 giugno 2012
La stabilità potrebbe durare, pur insidiata da spifferi atlantici che andrebbero ad innescare temporali sui principali rilievi del centro nord.
In conclusione.
Si intravedono i primi cenni di stabilità duratura, tuttavia crediamo che sin tanto che avremo a che fare con spinte dinamiche dell'Anticiclone Africano, si potranno avere anche altrettante insidie provenienti dall'Atlantico.
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