Gelo finito? Si apre una nuova fase, riprende a "correre" il Vortice Polare

Si smorza il gelo: inversione dell'andamento dell'indice d'Oscillazione Artica, che tornerà su livelli positivi

L'ondata di gelo è ormai in procinto di chiudersi, anche se resterà per qualche giorno un clima più freddo della media. La grande circolazione euro-atlantica sta però mutando nettamente, dopo la rottura del Ponte fra l'Anticiclone delle Azzorre e quello Russo: ecco cos'altro bolle in pentola.

Mauro Meloni: 14-02-2012 ore 20:26

Il grande gelo, che dura da ormai due settimane, sta giungendo alle battute finali: nello scacchiere barico euro-atlantico sono già avvenuti dei fatti importanti, sintomatici di questo cambio circolatorio. Il Ponte di Weijkoff, che ha aperto l'autostrada per il gelo siberiano verso l'Europa, è già crollato. L'alta pressione delle Azzorre, molto forte in Aperto Atlantico, sta favorendo una discesa di natura artico-marittima verso parte del Continente, ma l'obiettivo principale non sarà l'Italia, quando piuttosto il comparto balcanico. Tuttavia, rispetto al lago gelido attuale, la colata artica porterà aria relativamente più addolcita.

Questo affondo meridiano dovrebbe però essere solo una breve parentesi e nell'arco di qualche giorno dovrebbe tornare a prevalere una spinta maggiormente zonale, favorevole ad un progressivo addolcimento termico sull'Italia, ma anche gradualmente un po' su tutta Europa. Il Vortice Polare avrà un ruolo assolutamente decisivo in tutto questo: la sua recente debolezza è stata fondamentale perché ha permesso al ponte di blocco anticiclonico di restare in vita così a lungo. Ma cosa ha indebolito così tanto il Vortice Polare, dopo mesi in cui era l'assoluto protagonista? Bisogna tornare indietro di diverse settimane, al mese di gennaio, quando i ripetuti riscaldamenti in sede polare al livello della Stratosfera hanno creato i presupposti per una destabilizzazione del grande Vortice Artico.

Andamento dell'Indice d'Oscillazione Artica (AO) nelle ultime settimane, osservando la linea blu del grafico da sinistra verso destra: scrutando con attenzione, possiamo notare come nella terza decade di gennaio l'indice è precipitato su valori negativi, mentre ora le ultime proiezioni propendono per una netta risalita. Questo significa che il Vortice Polare tornerà compatto e dovrebbe inibire nuove notevoli discese fredde verso l'Europa. Fonte NCEP.

Dopo tanto freddo e tanta neve, un po' di staticità e relativa mitezza non guasta più di tanto. In tanti riterranno lecito domandarsi se l'inverno è finito, considerando che il 1° marzo inizia la primavera meteorologica. Da parte nostra riteniamo di no: non escludiamo possibili ritorni d'aria fredda già entro gli ultimissimi giorni del mese e poi spesso marzo, pur essendo il primo mese primaverile, è capace di sorprese e grandi performance invernali.