mercoledì 4 gennaio 2012

Perturbazioni in serie sul Centro-Nord Europa, Italia in parte coinvolta

Incessante scorrimento di perturbazioni, attendendo lo scossone artico della Befana.

Una profonda depressione giganteggia su parte del Continente, con perno principale posizionato sulla Penisola Scandinava. Le perturbazioni si stanno abbassando di latitudine perché le difese anticicloniche reggono in modo significativo solamente sulla Penisola Iberica.

GIOSTRA PERTURBATA Continua a scorrere velocissimo il nastro trasportatore dei sistemi perturbati convogliati da un'ampia spirale depressionaria centrata tra Islanda e settori scandinavi. Un nuovo mulinello depressionario (denominato Andrea) è transitato poco a nord della Scozia, alimentando ancor più la ferita ciclonica ed i venti molto intensi occidentali che hanno spazzato le nazioni settentrionali europee, con punte di oltre 130-140 km/h. Questo flusso trasporta aria non particolarmente fredda, il vero gelo è per il momento completamente assente anche dalle zone più settentrionali, anche se le dinamiche della saccatura propenderanno per un rapido travaso di aria più fredda artico-marittima in discesa verso le nostre latitudini.
In attesa del cambiamento atteso per l'Epifania, la situazione resta quindi sostanzialmente immobilizzata: l'alta pressione oceanica riesce ad offrire ampia protezione solo sulla Penisola Iberica con clima particolarmente mite e temperature che hanno localmente sfondato la soglia dei 20 gradi su alcune località più a sud della Spagna. Le e propaggini orientali della figura anticiclonica riescono solo a lambire parte dell'Italia, senza perciò impedire il passaggio di veloci ammassi nuvolosi, che giungono con effetti attenuati anche per l'impatto diretto contro la catena alpina.
Una di queste perturbazioni, dopo aver scavalcato le Alpi, ha interessato in modo più efficace parte del Triveneto e delle regioni centrali, con qualche piovasco e nevicate in montagna. Scarsi o nulli gli effetti su gran parte del Nord, tanto che sulle pianure hanno insistito i banchi nebbiosi, con temperature basse anche in pieno giorno. La depressione orografica generata dal passaggio perturbato ha innescato forti venti di Maestrale in Sardegna, mentre umide correnti occidentali di richiamo pre-frontali hanno ammassato addensamenti di nubi compatte anche lungo gran parte della fascia tirrenica fino alla Calabria, dove non sono mancati deboli piovaschi.
Il vento salirà davvero alla ribalta nei prossimi giorni, a seguito delle prossime vicende perturbate che accompagneranno anche l'ingresso d'aria piuttosto fredda, ma sarà un'irruzione piuttosto fugace. Resteremo peraltro ben distanti dai livelli da pieno inverno che ci si attenderebbe in pieno gennaio.

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