sabato 21 gennaio 2012

Nave Concordia al Giglio: si teme l'affondamento per peggioramento meteo

La nave da crociera, in equilibrio precario su un fondale roccioso dinanzi alle coste dell'Isola del Giglio, rischia di inabissarsi a causa del mare che sta gradualmente incrementando il moto ondoso sotto l'azione del Libeccio in rinforzo, dopo giorni di relativa calma.


 Veduta della nave, mentre in basso notiamo la situazione attuale dei venti e l'altezza d'onda: proprio in prossimità dell'Isola del Giglio sta crescendo il moto ondoso per il Libeccio che risale dalle Bocche di Bonifacio. Fonte mappa LAMMA.



Il meteo clemente ha finora consentito senza problemi l'opera dei soccorsi alla ricerca dei corpi che potrebbero ancora essere rimasti intrappolati all'interno del "Gigante del Mare", la colossale nave da crociera (Costa Concordia) naufragata lo scorso venerdì davanti all'Isola del Giglio, dopo l'incidente contro gli scogli. Nonostante la calma piatta del mare, a tratti la nave ha avuto delle oscillazioni e dei piccoli movimenti che hanno per brevi momenti costretto ad interrompere le immersioni da parte dei sommozzatori alla ricerca delle persone ancora disperse. L'equilibrio della Costa Concordia è infatti piuttosto precario essendosi inclinata in un lato che poggia su un fondale roccioso in declivio.
Ecco il motivo per cui c'è preoccupazione sull'incremento del moto ondoso che si sta iniziando a manifestare sull'Arcipelago Toscano con evidenti ripercussioni anche sull'area attorno al Giglio. Il peggioramento delle condizioni meteo-marini è generato dall'instaurarsi di venti di libeccio per il momento deboli-moderati, ma attesi in progressivo rinforzo. Per fortuna la nave si trova posizionata sulla costa orientale del'Isola del Giglio, poco a nord del porto, e quindi in un punto sostanzialmente protetto dalle onde di Libeccio, che sono quelle che portano l'onda più consistente in questo tratto di mare.
Un incremento notevole del moto ondoso sui tratti più esposti della parte sud della costa del Giglio potrebbe far giungere come effetto di rimbalzo un po' di onda di risacca, a seconda del tipo di correnti marine, fin verso la zona dove si trova il relitto semisommerso. C'è quindi non poca apprensione, in quanto potrebbe essere sufficiente un movimento del mare anche poco significativo per muovere la nave, così da rischiare di disincagliarsi dagli scogli dove si è poggiata per andare a scivolare verso fondali più profondi. Nel corso di venerdì, peraltro i venti dovrebbero ruotare da nord/ovest, con rischio di moto ondoso più incisivo per quel che riguarda la zona costiera dove si trova localizzata la Nave.
Il punto dove si trova la Costa Concordia è di certo maggiormente esposto ai venti di Tramontana e Grecale. Queste correnti, anche se percorrono un tratto di mare limitato, talvolta soffiano con intensità burrascosa in questo periodo e, nel caso in cui ci fosse una mareggiata con le correnti settentrionali, allora la situazione rischierebbe di precipitare con il rischio più elevato d'inabissamento e di disastro ambiente. Non va infatti dimenticato che nelle cisterne della Concordia ci sono, infatti, 2380 tonnellate di gasolio che rischiano di riversarsi in mare. Occorrerà provvedere al prelievo del liquido dai serbatoi, ma questo potrebbe anche incidere sulla stabilità della nave.


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