sabato 21 gennaio 2012

Maltempo sul Nord Europa ed aria fredda sui Balcani, l'Italia ai margini

Impulso instabile sul Sud Italia, afflusso di correnti nord-occidentali secche sul resto della Penisola

In questo week-end l'anticiclone torna protagonista, apportando così condizioni meteo ovunque più stabili. Il sole ha dominato quasi ovunque già in questa giornata pre-festiva, a parte le zone alpine di confine, interessate da nevicate da stau, ed il Sud Italia sotto l'azione di un fronte instabile.

Europa contesa fra masse d'aria diverse: una profonda depressione centrata tra il sud della Scandinavia e la Danimarca, regola i richiami miti atlantici con aria più fredda artica. Il flusso mite interessa in pratica tutto il comparto occidentale europeo, scorrendo sui bordi settentrionali dell'alta pressione che continua a mantenere la sua roccaforte nei pressi della Penisola Iberica. L'aria più fredda scorre più ad est, scivolando dalla Scandinavia verso le Alpi e l'Europa Centrale e poi deviando il proprio cammino lungo i settori balcanico-danubiani.
L'Italia rimane pressoché ai limiti della circolazione fredda per l'ingombro dovuto all'ala orientale dell'alta pressione delle Azzorre: i venti leggermente più freddi sono riusciti appena a lambire le regioni adriatiche, trascinando un fronte instabile che ha portato qualche sporadica precipitazione sul Sud Italia, in particolare fra Puglia e Calabria Tirrenica. Sul resto d'Italia hanno prevalso condizioni soleggiate, eccezion fatta per il comparto più settentrionale alpino, dove l'addossamento dei venti da nord ha generato ulteriori nevicate da stau che hanno sfondato anche sulle parti più esposte dei confini italiani.
Fase mite e ventosa in diverse regioni, con il maestrale in Sardegna, sul Basso Tirreno e sull'Adriatico Meridionale, mentre il foehn ha ancora soffiato con forti raffiche su parte della Val Padana occidentale. A proposito delle pianure del Nord Italia, il vento secco riuscito a propagarsi appieno verso le zone più ad est della Val Padana, dove le nebbie non si sono praticamente mai dissolte, in particolare lungo il fiume Po. Al mattino nebbie e valori di diversi gradi sottozero hanno dominato su gran parte della pianura emiliana, dove è tornato ad affacciarsi addirittura qualche episodio di neve chimica.

La spinta anticiclonica diverrà ancor più efficace nei prossimi giorni, ma da mercoledì il meteo tenderà a cambiare per una nuova rasoiata fredda, che questa volta coinvolgerà maggiormente l'Italia, con particolare riferimento ai versanti adriatici.

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