lunedì 9 gennaio 2012

Inverno a un bivio

Ci stiamo per giocare una grossa chance invernale. A breve, conseguentemente a determinate dinamiche tropo-stratosferiche, un lobo del Vortice Polare di dislocherà sull'Europa orientale e verrà a strutturarsi un campo anticiclonico in Scandinavia. Con quali conseguenze?


Tra la fine e gli inizi della prossima settimana si verrà a creare una configurazione potenzialmente esplosiva. Ad est un lobo del Vortice Polare e sull'Europa centro occidentale un tentativo di blocco anticiclonico. L'Inverno, quello con la I maiuscola, potrebbe risvegliarsi di colpo. 



Freddo su Adriatiche e al Sud:
l'Inverno, per ora, ha preferito le regioni orientali peninsulari. Non vi sono stati episodi particolarmente significativi, piuttosto un'instabilità diffusa che accompagnandosi a temperature relativamente basse ha provocato nevicate a quote relativamente basse.
Il rovescio della medaglia:
l'afflusso d'aria fredda è determinato dal posizionamento dell'Alta delle Azzorre. E' da settimane che staziona sull'Europa occidentale e non a caso la Spagna sta registrando record di caldo eccezionale. Parliamo di temperature massime di 25-26 gradi quasi fosse Maggio! La propaggine orientale è distesa sul Nord Italia ed è su quel fianco che scivolano le masse d'aria artiche. Ecco allora che dai Balcani è semplice la propagazione lungo il versante Adriatico.
Ed ora qualche giorno d'Alta Pressione:
si prospetta un'espansione dell'Anticiclone Atlantico verso est, ma la paura dettata da un suo consolidamento alle nostre latitudini non ha ragion d'esistere. Nel corso degli ultimi giorni abbiamo assistito ad un cambiamento modellistico significativo, le cui dinamiche verranno spiegate tra poco. Per ora limitiamoci a dire che anche in presenza dell'Alta Pressione, infiltrazioni umide atlantiche condurranno ad una spiccata variabilità su gran parte d'Italia.
Il bivio:
molti di voi ricorderanno che in più di un'editoriale abbiamo discusso sull'andamento dei pattern climatici e ponemmo l'attenzione soprattutto sui ripetuti riscaldamenti dei piani bassi atmosferici all'altezza delle Aleutine (nel Pacifico). Beh, la propagazione verso l'alto - in direzione della Stratosfera - indebolirà il Vortice Polare lungo tutta la struttura portante, costringendolo ad una ridistribuzione dei nuclei. Uno se ne andrà in Russia e scivolerà verso sud, portandosi non distante dall'Italia. Nel contempo si formerà un'alta pressione sulla Scandinavia, che dovrebbe unirsi alla struttura altopressoria oceanica.
Le ipotesi:
molto dipenderà dalla forza dell'altro lobo del Vortice Polare, ovvero quello posizionato sull'Artico Canadese. Il blocco Scandinavo-Azzorriano potrebbe subire disturbi significativi qualora quel nucleo riprendesse vigore rapidamente. Ma se invece non dovesse accadere, l'eventuale tenuta del blocco potrebbe pilotare aria gelida verso l'Europa centrale e il Mediterraneo. Quel che è certo è che si sta procedendo verso una sostanziale svolta stagionale e potrebbe condizionare sia l'ultima parte di Gennaio, sia tutto il mese di Febbraio.
Focus: evoluzione sino al 22 gennaio 2012
Le condizioni meteo resteranno incerte su Abruzzo, Molise, al Sud e Sicilia. L'aria fredda determinerà nevicate a quote relativamente basse sino a mercoledì mattina, poi si andrà verso un miglioramento indotto dalla ben nota espansione anticiclonica. Ma come detto l'Atlantico non se ne starà a guardare e spifferi umidi causeranno un graduale aumento della nuvolosità. Nubi spesso medio alte, assolutamente innocue, ma su alcune regioni non mancheranno nubi marittime che invece potrebbero causare qualche pioviggine.
Difficile dire come sarà il tempo la prossima settimana. Probabilmente non Anticiclonico, piuttosto variabile o localmente instabile. I modelli tentennano e vista l'incertezza, ci affidiamo all'esperienza. Crediamo che possano crearsi le condizioni ideali per l'interazione tra aria fredda continentale e masse umide Atlantiche. Significa che il Nord, stavolta, potrebbe entrare a far parte dei giochi nevosi.
Evoluzione sino al 27 gennaio 2012
Nell'ultima settimana di Gennaio potrebbero concretizzarsi gli effetti dello sconquasso barico descritto, con svolta invernale sull'Europa centro occidentale e parte del Mediterraneo.
In conclusione.
Che dire? Le dinamiche individuate in precedenti aggiornamenti stanno prendendo forma. Con questo non vogliamo dire che l'Italia vivrà un periodo gelido, ma soltanto che le occasioni per incursioni invernali degne di tal nome potrebbero moltiplicarsi.

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