sabato 7 gennaio 2012

Dentro le Ensemble (in aiuto all'inverno, parte II)

Come uno spago estremo potrebbe essere la soluzione al rebus invernale...



Nell'ultimo articolo abbiamo accennato ad una possibile salvezza, in extremis, della stagione invernale giunta, ormai, alla sua piena maturità. Ora desideriamo porre in evidenza quello che scaturisce da una ragionamento logico, in base a certi elementi osservati e proiettati verso un futuro atmosferico, rivisitato sul lungo raggio. Abbiamo, volutamente, estrapolato dalle ENS uno spago, forse tra i più freddi, ma quello che in sostanza meglio coglierebbe l'analisi fatta nel precedente editoriale.
L'anticiclone del Pacifico (Aleutine) sta esercitando una notevole pressione ai livelli polari, sollecitato anche da un repentino riscaldamento alla quota di 30 hpa che potrebbe stimolare, in maniera determinante, un'ampia oscillazione della corda nord atlantica (NAO) ad iniziare dalla data del 18/01/1012. Per dare maggior visibilità alla logica osservativa abbiamo messo sotto la lente lo spago "P13" del modello in questione. Esso, in effetti, raccoglie e mostra in pieno quello che abbiamo descritto ed anticipato precedentemente nell'articolo qui di seguito linkatowww.meteogiornale.it/notizia/22233-1-dalla-stratosfera-all-anticiclone-delle-aleutine.
Tale mappa meteo-deterministica, in una visione di insieme e dettagliata indica come potrebbe essere l'evoluzione verso la terza decade del mese di gennaio: l'anticiclone atlantico (Azzorre - wave 2 - seconda onda dinamica) potrebbe realmente spingersi lungo i paralleli e per via delle variabili fluttuazioni emisferiche creare le condizioni ideali per un flusso d'aria molto fredda, in prima istanza diretta verso l'Europa centro settentrionale, poi, successivamente verso il Mediterraneo centrale e quindi successivamente in direzione della nostra Penisola, con conseguentemente marcato decremento dei valori termici, ivi compresi tutti i risvolti che essi potrebbero causare e produrre.
In ogni caso, per non creare illusioni o magari del terrorismo informativo, vogliamo ribadire per l'ennesima volta che: il determinismo è composto essenzialmente da elaborazioni numeriche, le quali determinano possibili evoluzioni, ma per questione di spazio e tempo, non danno delle reali garanzie di attendibilità.
L'atmosfera come già detto più volte, non e' un piano solido e composto ove noi possiamo ricreare e ripetere scientificamente le nostre conclusioni; l'atmosfera è composta di soli gas, gas che spesso sfuggono "apparentemente" anche alle più ferree leggi della fisica; quindi per non essere criptici un esempio per tutti e che sia comprensibile da tutti, almeno spero: "lo studio/applicazione delle leggi atmosferiche, scienza non del tutto esatta, non ha delle regole ferree riproducibili in laboratorio. Un esempio, per tutti, potrebbe essere riferito ai regimi e processi della fisica meccanica, ma anche se essa viene inclusa da certe leggi che la governano, rimane e sempre rimarrà un processo caotico, quindi non controllabile. Questa conclusione vuol significare che noi non abbiamo i mezzi per interpretarla, ma non siamo, attualmente, in possesso delle soluzioni esatte per anticiparla in maniera verosimile, la sua evoluzione esatta appartiene sempre alla legge del "caos"!

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