Un pattern molto importante, riscontrabile in tutti i mesi dell'anno, è la NAO; essa correla le pressioni tra l'Atlantico settentrionale e l'Atlantico centrale. A seconda delle località prese in considerazione nelle due regioni dell'Atlantico, si possono avere vari indici Nao:
- differenza di pressione tra Ponta Delgada (Isole Azzorre) e Stykkisholmur (cittadina dell'Islanda);
- differenza di pressione tra Gibilterra e Stykkisholmur (cittadina dell'Islanda);
- differenza di pressione tra Lisbona e Reykjavik (capitale dell'Islanda).
L'indice elaborato dal CPC (Climat Prediction Center) si basa sulle anomalie di pressione a 500 hPa nell'analisi della regione 20°N- 90° N. Vedi qui per ulteriori informazioni.
La porzione di emisfero nord alle alte latitudini è il regno del Vortice Polare, una profonda depressione il cui centro insiste per tutto l'anno in prossimità del polo. Nel semestre freddo avviene, di solito, che, quando la pressione atmosferica al livello del mare diminuisce alle alte latitudini - con conseguente intensificazione del Vortice Polare - nello stesso tempo aumenta nel Medio Atlantico, rinforzando in tal modo l'anticiclone delle Azzorre. Viceversa, quando la pressione aumenta nel Circolo Polare, allora diminuisce alle medie latitudini, rendendo quindi deboli le differenze di pressione lungo i meridiani. Nella figura sottostante compare la configurazione tipica di pressioni (L = bassa pressione, H = alta pressione).
Indici NAO positivi (maggiori di 0,5) comportano quindi un rafforzamento dell'anticiclone delle Azzorre e un analogo aumento di intensità della bassa pressione islandese. Questa figura barica produce il passaggio di numerose perturbazioni atlantiche sull'Europa settentrionale. Di conseguenza si hanno inverni più umidi e miti sull'Europa centro-settentrionale, più secchi sull'Europa meridionale.
Indici Nao minori di 0.5 e, ancor più se fortemente negativi, ribaltano la situazione precedente; la bassa pressione islandese scende molto di latitudine, indebolendosi, lasciando l'Atlantico settentrionale con pressioni più alte; l'anticiclone delle Azzorre scende anch'esso di latitudine e si indebolisce. Un indice NAO molto negativo comporta inverni più secchi sull'Europa del Nord, più umidi e freddi sull'Europa meridionale. Tale situazione produce anche inverni freddi e nevosi sulla sponda americana dell'oceano Atlantico. Ad esempio, sono riportati di seguito i valori NAO per alcuni mesi storicamente molto freddi e nevosi dell'Italia:
L'indice NAO presenta ampie fluttuazioni durante l'anno, ma sembra evidenziare un ciclo di circa 30-35 anni: NAO positive si sono avute approssimativamente dal 1905 al 1935 e dal 1970 al 2000, NAO negative dal 1935 al 1970 (vedi grafico successivo).
Nei quadri successivi sono riportati gli indici storici di NAO di periodi inverni particolarmente freddi e nevosi; in rosso i mesi in cui si sono avuti episodi di freddo e neve molto intensi.
INDICI STORICI NAO
1955-56 1962-63 1984-85
Ottobre -1.49 0.02 1.48
Novembre -3.36 -0.47 0.69
Dicembre -0.37 -1.64 1.11
Gennaio -0.53 -5.24 -2.62
Febbraio -2.45 -0.94 -1.36
Marzo 0.60 1.27 0.57
Aprile -1.60 -0.94 0.31
Di seguito sono riportati i grafici dell'indice NAO tratti dal sito del CPC. Sono di lettura intuitiva, ma per una loro comprensione più approfondita ci si può riferire al sito del CPC, cliccando qui.
Un altro sito che riporta considerazioni didattiche sull'indice NAO lo si trova cliccando qui.
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