lunedì 17 settembre 2012

Porta aperta alle perturbazioni atlantiche

La posizione assunta dall'Anticiclone delle Azzorre fa sì che i vortici ciclonici, dopo aver interessato l'Europa centro occidentale, riescono a coinvolgere più o meno direttamente il nostro paese. Le piogge previste tra mercoledì e giovedì potrebbero essere seguite da nuovi assalti perturbati.
Ivan Gaddari 17-09-2012 ore 13:30

In vista una nuova perturbazione, che porterà piogge soprattutto al centro nord ma che potrebbe essere seguita da un peggioramento più corposo nell'ultima settimana di settembre.

Le difficoltà anticicloniche:
attualmente siamo in presenza di un regime anticiclonico di origine atlantica, instauratosi successivamente al secondo peggioramento mensile. Tuttavia, rispetto a quanto successo in precedenza, la struttura altopressoria è meno invadente e da ovest riescono ad affluire spifferi d'aria umida associati a nubi di poco conto. In altre circostanze si sarebbero potuti considerare elementi trascurabili, ma in questo caso rappresentano il preludio alla terza ondata di piogge di settembre.

La nuova perturbazione:
considerando l'ordine cronologico la possiamo definire quale "terza perturbazione autunnale". Ma se dovessimo raffrontarla alle due precedenti, la definizione attribuitagli sarebbe decisamente generosa. Anzitutto avrà una diversa origine, perché a differenza della seconda non verrà dalla Scandinavia bensì dal nord Atlantico. Un'altra differenza, sostanziale, è rappresentata dalla sua evoluzione. Stavolta assisteremo al transito di un sistema frontale, rapido, non capace di isolare alcuna struttura ciclonica capace di stazionare per più giorni sul nostro paese.

Le temperature:
la differente origine racchiude in sé un altro elemento d'interesse: le temperature. I precedenti peggioramento sono stati caratterizzati da un tracollo termico, che ha condotto le temperature su valori inferiori alla norma. Stavolta avremo sì una flessione - dettata principalmente da nubi e precipitazioni - ma non al punto tale da condurre i termometri sui valori pregressi.

La dinamicità settembrina:
negli editoriali passati s'è discusso, ampiamente, dell'estrema dinamicità che sta contrassegnando il passaggio stagionale. A dire il vero non ci si dovrebbe stupire, perché trattandosi di un mese transitorio - equinoziale, se preferite - la variabilità dovrebbe rappresentare il marchio distintivo. Ma alla luce di quanto accaduto negli ultimi anni, quando settembre assunse sovente connotati tipicamente estivi, è sicuramente una piacevole novità.

L'evoluzione successiva:
la perturbazione, lo abbiamo detto più volte, giungerà rapida e altrettando rapidamente andrà via. L'Anticiclone, che stavolta starà più vicino alle regioni di ponente, riuscirà a ripristinare condizioni di bel tempo fin da subito. Lecito, a questo punto, domandarsi se si tratterà di una rimonta anticiclonica duratura. Osservando i più autorevoli modelli, la risposta è no. Il posizionamento dell'Alta delle Azzorre è tale per cui le successive incursioni cicloniche atlantiche, avranno modo di espandersi sull'Europa centro occidentale e influenzare più o meno direttamente le nostre regioni.

Scenari interessanti: 
quando ci riferiamo all'ubicazione anticiclonica, si vuole sottolineare come la struttura abbia scelto di stazionare a ridosso dell'Europa occidentale. La persistenza in quella posizione fa sì che le acque superficiali oceaniche, a sud del Portogallo, stiano registrando un aumento della temperatura e quell'anomalia negativa che ha caratterizzato la stagione estiva va smorzandosi. Ciò potrebbe indurre l'apertura della porta atlantica, con conseguente ripristino del flusso zonale sino alle nostre latitudini. E' soltanto un'ipotesi, le cui quotazioni potrebbero accrescersi nelle prossime settimane.

Focus: evoluzione sino al 30 settembre 2012
Martedì prevediamo un parziale aumento della nuvolosità su alcune regioni. Spifferi d'aria umida raggiungeranno il settentrione, innescando le prime piogge sull'arco alpino e in Liguria. Brevi acquazzoni potrebbero coinvolgere l'estremo sud, soprattutto le zone di montagna, ma in questa circostanza dovrebbe trattarsi di precipitazioni legate all'insorgenza dell'instabilità diurna. Mercoledì, invece, arriverà la decantata perturbazione, che arrecherà un peggioramento al centro nord e giovedì al sud. Le precipitazioni non saranno consistenti come in precedenza, tuttavia localmente si potranno manifestare acquazzoni e temporali di una certa consistenza. Venerdì la situazione tenderà a migliorare, mentre sabato un'altra perturbazione potrebbe addossarsi all'arco alpino.

Perturbazione che andrebbe a provocare delle piogge nelle regioni settentrionali e successivamente sulle centrali, mentre al sud la situazione dovrebbe essere migliore. Un peggioramento ben più organizzato sembra potersi manifestare dal 24-25 di settembre, quando un'ampia struttura ciclonica potrebbe scivolare dalle Isole Britanniche verso l'Europa centro occidentale e successivamente sul Mediterraneo. In questo caso, tuttavia, i modelli hanno visioni differenti. ECMWF, ad esempio, indica una posizione più occidentale che innescherebbe un flusso umido di Libeccio e l'innesco di piogge localmente consistenti sul nord e parte del versante tirrenico. GFS, al contrario, ci propone l'ingresso della saccatura nel cuore del Mediterraneo.
Evoluzione sino al 05 ottobre 2012
Il mese di ottobre potrebbe cominciare proponendoci un abbassamento del flusso perturbato atlantico, quindi un consolidamento della stagione autunnale su molte parti dell'Europa e in Italia.
In conclusione.
Quel che emerge dall'analisi odierna, è la prosecuzione del trend di estrema variabilità atmosferica tipico dei mesi di transizione. E settembre, come rimarcato in apertura, rientra a pieno titolo tra questi.



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