martedì 17 gennaio 2012

Rialzo termico sino a giovedì, poi arriverà il freddo Artico

Il freddo ci lascerà temporaneamente.

E' confermata la stilettata Artica che da sabato porterà forti venti settentrionali e un brusco calo termico. Prima però ci sarà spazio per un po' d'aria più temperata proveniente dall'Atlantico.
Mercoledì dovremo fare i conti con altre numerose ed estese gelate. Le più forti le avremo nelle pianure e valli del Centro Nord, ove il termometro potrebbe sfiorare i 10 gradi sotto zero. Al Sud, ove permarrà la residua circolazione settentrionale, saranno meno intense ma farà un po' più freddo durante il giorno. In Val Padana, inoltre, continueranno a formarsi densi banchi di nebbia che spesso geleranno e andranno ad incrementare i rischi per chi dovrà mettersi in auto per i più svariati motivi. Raccomandiamo, pertanto, una certa prudenza.
V'è da dire che il Nordovest, già domani, verrà raggiunto da sbuffi d'aria mite di natura Atlantica. Il rialzo termico sarà apprezzabile nei valori massimi, mentre le minime resteranno piuttosto basse. Anche nelle altre regioni, in particolare sulle Centrali Tirreniche, avremo un clima meno freddo. I cieli resteranno sereni o poco nuvolosi ad esclusione del Sud Italia, ove ancora agiranno parziali annuvolamenti e qualche occasionale debole fenomeno. Precipitazioni che interesseranno essenzialmente la Puglia, ma anche le zone settentrionali di Sicilia e Sardegna. Al mattino, infine, potrebbero esserci sporadiche fioccate su Abruzzo e Molise, in rapido assorbimento.
Giovedì assisteremo ad un cambio circolatorio sostanziale. Venti da ovest, in rapida accentuazione, prenderanno possesso delle regioni Tirreniche e con essi fluiranno nubi localmente minacciose. Nubi che provocheranno piovaschi dalla Toscana alla Calabria, così anche sui settori occidentali delle Isole Maggiori e sul Levante Ligure. Sulle Alpi, invece, i venti da NW diverranno rafficosi e di foehn nelle zone esposte. Prevediamo un ritorno della neve sui crinali di confine.
Domani netto miglioramento anche nelle regioni Adriatiche e al Sud, pur senza escludere residui annuvolamenti. Altrove gran sole e durante il giorno farà meno freddo.

Il tutto precederà un vivace peggioramento che venerdì si svilupperà nelle regioni Centro Meridionali. Peggioramento che prima verrà accompagnato dalle correnti occidentali, ma che poi verrà seguito da un'irruzione d'aria fredda proveniente dalla Scandinavia. Aria Artica che farà calare rapidamente le temperature e le sensazioni invernali verranno acuite dalla ventilazione settentrionale piuttosto sostenuta. La quota neve, prima medio alta, registrerà un calo e verso sera saranno possibili fioccate sulle montagne dell'Appennino centro settentrionale anche sotto i 1000 metri. Maltempo che si intratterrà nella prima parte del sabato, quando ancora saranno possibili nevicate collinari lungo la dorsale appenninica.
I venti da nord, ovviamente, incontreranno le Alpi e verranno costretti a risalirle e ridiscendere nelle nostre pianure settentrionali come correnti secche e favoniche. Ragion per cui avremo cieli sereni o poco nuvolosi, salvo un po' di nubi sul Triveneto ma con deboli fenomeni limitati alle coste Adriatiche. Sulle creste di confine, ed ancor più nei versanti alpini settentrionali, si avranno intense bufere di neve.
Domenica farà freddo, lunedì anche. Freddo che probabilmente tornerà a farsi sentire soprattutto nelle regioni Adriatiche e al Sud, mentre sulle regioni di Ponente il ritorno di una propaggine anticiclonica - oltre a determinare bel tempo - porterà un generale rialzo delle temperature.
Sabato maltempo e freddo al Centro Sud e su Alpi di confine, con neve localmente a bassa quota. Al nord venti di foehn renderanno il tempo secco e in gran parte soleggiato.

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