La stella rappresenta la zona dell'epicentro, terremoto avvertito distintamente sul Nord Italia. Fonte mappa earthquake.usgs.gov
A distanza di appena due giorni dal terremoto con epicentro sulla pianura emiliana, un nuovo forte sisma è stato avvertito in tutto il Nord Italia e sulla Toscana, questa volta con epicentro più spostato verso l'Appennino. Secondo le primissime stime dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), il sisma di magnitudo 5.4 ha avuto epicentro nella zona di confine fra la provincia di Parma e l'Appennino tosco emiliano, ma si attende la conferma definitiva. Le località attorno all'epicentro sono quelle di Corniglio e Berceto, Monchio delle Corti e Palanzano. Il distretto sismico è quello di Frignano. L'ipocentro è stato di 60,8 chilometri, quindi un terremoto un po' più profondo di quello di qualche giorno fa, che dovrebbe quindi aver limitato i danni.
Il terremoto è stato più potente di quello di mercoledì mattina (ricordiamo che aveva avuto una magnitudo pari a 4.9 della scala Richiter): la scossa di poco fa è stata avvertita sulle zone emiliane precedentemente già colpite, in maniera molto violenta non solo nel parmense, ma anche a Bologna, nel modenese e nel reggiano. In Veneto il sisma è stato nettamente percepito a Verona, ma anche a Venezia, Mestre e Vicenza, a Bolzano e a Torino, così come in tutta la Lombardia. A Milano sono stati presi d'assalto i centralini dei vigili dei fuoco, ma almeno sul capoluogo lombardo l'intensità è stata meno forte rispetto alla scossa di mercoledì (molti palazzi sono stati comunque evacuati, per alcuni minuti anche la Borsa di Milano).
La scossa di terremoto ondulatoria è stata sentita fino in Trentino. Il fenomeno è stato percepito anche a Trento, soprattutto nei piani alti delle abitazioni. Non si hanno al momento notizie di danni a cose o persone. Il terremoto è stato avvertito più più distintamente soprattutto in Liguria e Toscana: a Genova, come a Sanremo, molte persone sono scese in strada allarmate. Paura, chiamate allarmate ai centralini dei Vigili del fuoco: sono momenti concitati nelle zone dove il terremoto si è sentito in modo più intenso.
Alle ore 16.23, si è verificata una seconda scossa più debole di magnitudo 2.7, a 63.6 chilometri di profondità. E' stata temporaneamente bloccata la circolazione ferroviaria fra Milano e Bologna, per poi essere ripristinata alle ore 17. Era stata altresì ridotta a scopo precauzionale la velocità dei convogli in transito in tutta l'Emilia-Romagna, in conseguenza della scossa. Controlli di sicurezza anche sulle dighe e sulle linee telefoniche.
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