sabato 28 gennaio 2012

I gelidi scenari di inizio Febbraio

L'unione tra l'Alta Pressione delle Azzorre e l'Anticiclone Russo-Siberiano avverrà tra qualche giorno. Si aprirà un'autostrada che traghetterà un possente nucleo d'aria gelida in direzione ovest. Tramite gli ultimi aggiornamenti dei Modelli siamo in grado di ipotizzare un coinvolgimento, diretto, dell'Italia.


Sembra appurata la tenuta del ponte anticiclonico tra l'alta delle Azzorre e l'Anticiclone Russo-Siberiano. Un nucleo d'aria gelida avrà modo di portarsi a ridosso dell'Italia e al momento è plausibile un coinvolgimento diretto delle nostre regioni.



Il tempo cambia:
un'ampia saccatura atlantica si sta approfondendo tra l'Europa occidentale e il nord Africa. Aria temperato-umida affluisce sui mari occidentali Italia provocando un progressivo aumento della nuvolosità nelle regioni di ponente.
Nordovest, arriva la neve:
la saccatura scaverà un'ampia area instabile-perturbata tra la Sardegna e il nord Africa. Le regioni Nord occidentali verranno saranno coinvolte da un peggioramento che arrecherà precipitazioni localmente abbondanti. Le basse temperature degli ultimi giorni creeranno le condizioni favorevoli affinché possano verificarsi nevicate a bassissima quota. Sul Piemonte giungeranno sin sul piano e in Liguria potrebbe sfociare addirittura sulle coste. Per i dettagli del maltempo, che coinvolgerà anche altre regioni, rimandiamo ai paragrafi successivi.
Il gelo Siberiano:
una volta che la saccatura sarà penetrata nel Mediterraneo occidentale, l'Alta delle Azzorre avrà strada libera per dirigersi a nordest e raggiungere l'Anticiclone Russo-Siberiano. Si creerà un ponte, un blocco alla circolazione atlantica, che potrebbe ricevere apporti stabilizzanti grazie all'invorticamente del ramo canadese del Vortice Polare. Sarà allora che un nucleo d'aria gelida, con valori inferiori ai -20°C agli 850 hPa, si dirigerà di gran carriera verso l'Europa centrale e il Mediterraneo.
Le certezze:
al momento è assodata la formazione del blocco e a prescindere dalla sua durata, è certo che sull'Italia fluirà aria molto fredda di estrazione puramente continentale. Stante gli ultimi aggiornamenti modellistici, è probabile che gli effetti si protraggano per buona parte della prima decade di Febbraio.
Le incertezze:
sono legate principalmente alle precipitazioni. Non è ben chiaro, al momento, quale sarà l'esatta collocazione del nucleo d'aria gelida. Molto dipenderà dall'eventuale formazione di minimi ciclonici in sede Mediterranea. Gli ultimissimi aggiornamento vedrebbero la formazione di un'area di Bassa Pressione sul Tirreno e fungerebbe da richiamo alle correnti gelide di natura siberiana. Qualora prevalesse quest'ipotesi, avremmo a che fare con una configurazione d'altri tempi che porterebbe nevicate copiose e persistenti su mezza Italia. E si parla di quote pianeggianti!
Il Burian: 
ben conosciuto dai meteo-appassionati, è il vento gelido proveniente direttamente dalle steppe siberiane. Se la configurazione restasse tale, si tratterebbe di un evento notevole, che lo riporterebbe a soffiare impetuoso sull'Italia dopo anni ed anni di latitanza.
Focus: evoluzione sino al 09 febbraio 2012
Il weekend vedrà affermarsi, al Nordovest e nelle Isole, un regime perturbato che causerà precipitazioni persistenti e localmente abbondanti. Ma mentre su Sicilia e Sardegna lo Scirocco limiterà la neve oltre i 1200/1400 metri, in Val Padana sussistono le condizioni favorevoli per nevicate sin sul piano. Neve certa su Piemonte, Valle d'Aosta, Alpi ed entroterra Ligure. Probabile su colline Genovesi e Savonesi, meno in Lombardia ove potrebbe arrivare qualche fiocco nel Milanese. Altrove nubi a tratti e qualche pioggia tra Ioniche e Adriatiche.
Dalla prossima settimana aria gelida Russa inizierà a raggiungere l'Italia causando un brusco abbassamento termico e non è escluso che la formazione della Bassa Pressione tirrenica possa determinare un diffuso peggioramento. Si avrebbero nevicate diffuse, sino in pianura e localmente nelle zone costiere. Evoluzione che, come detto, avrebbe ripercussione per l'intera prima decade del mese.
Evoluzione sino al 14 febbraio 2012
In seguito potrebbe riaprirsi la porta Atlantica, ma è ancora tutto da verificare perché la graniticità del blocco anticiclonico darebbe del filo da torcere al Vortice Canadese.
In conclusione.
Chi credeva che l'Inverno volgesse al termine dovrà, molto probabilmente, ricredersi. A prescindere da quel che accadrà in Italia, parte dell'Europa si appresta a vivere una delle più pesanti ondate di gelo degli ultimi 50 anni.

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