domenica 29 gennaio 2012

Gelo in arrivo sull'Italia, al Centro-Nord: settimana da super inverno

Buran all'assalto dell'Europa, ne risentirà in parte anche l'Italia. Previsioni di gelo e neve per il Nord ed il Centro.

Aria dalle steppe siberiane si sta mettendo in moto verso l'Europa: un primo impulso freddo irromperà fra martedì e mercoledì sull'Italia, quando inizieranno le occasioni per nevicate fino a bassa quota o in pianura. Il clou del gelo è atteso in seguito, ma con incertezze tipiche di questi scenari così inusuali.
Le nevicate sulle regioni di Nord-Ovest ed il peggioramento meteo in atto fra il Sud e le Isole sono da ricondurre ad una depressione che si sta scavando sul Mediterraneo Centrale, a seguito dell'interazione fra sbuffi freddi orientali ed aria più mite ed umida di origine marittima. Sono solo le prime conseguenze di uno scenario meteo che andrà sempre più complicandosi, per l'apporto crescente di masse d'aria molto fredde provenienti dall'Europa Orientale, sospinte in grande stile dall'espansione dell'anticiclone russo-siberiano. Il freddo, anzi, il gelo, non sarà quindi quello tipico artico con cui troviamo spesso a fare i conti.
I Paesi Europei saranno probabilmente paralizzati a più riprese da ghiaccio e tempeste di neve. Arriverà infatti il Burian, il vento gelido delle steppe. Il gelo avrà in qualche modo un po' più difficoltà a penetrare con grande enfasi sull'Italia, ma tutto questo fa parte del normale clima nostrano, siamo circondati dalle tiepide acque mediterranee pronte a "reagire" agli affondi freddi, figuriamoci alle burianate. Tutto inizierà ad accadere dal 31 gennaio in poi e sarà da martedì che anche l'Italia vedrà una forte recrudescenza instabile, per l'ingresso di un nucleo ciclonico in quota dalla Francia che darà così manforte ad un'area depressionaria, che richiamerà quindi aria molto più fredda dai Balcani verso le regioni del Centro-Nord.
Cosa attenderci in merito alle nevicate? Stavolta i fiocchi bianchi non saranno una prerogativa solo del Nord-Ovest e zone della Val Padana a sud del Po, in quanto fra martedì e mercoledì il generale peggioramento che interesserà il Centro-Sud porterà la neve sui rilievi fino a quote collinari. Ma attenzione, perché se venissero confermate le ultime proiezioni, la neve fino in pianura potrebbe vedersi su parte della Toscana e sulle Marche, ma a bassa quota o ai limiti delle zone pianeggianti anche su Umbria, Lazio ed Abruzzo. Maltempo al Sud, ma qui i fenomeni nevosi cadranno a quote più elevate: ci potrebbero essere forti situazioni perturbate per la Sicilia, a causa degli elevatissimi contrasti di masse d'aria in gioco.
Le precipitazioni stimate dal modello MTG-LAM per martedì 31 gennaio.

Tra giovedì e venerdì sembra probabile l'ulteriore accentuazione del flusso siberiano soprattutto al Nord Italia, per l'avvicinamento della bolla d'aria più gelida sul Centro Europa (isoterme incredibili, con picchi di -25/-30°C ad 850 hPa). Quel che appare certo è l'ulteriore approfondimento di una gigantesca spirale depressionaria sui mari centro-meridionali italiani, che costringerà l'aria gelida ad aggirare l'Arco Alpino un po' dalla Porta della Bora e successivamente discendere dalla Valle del Rodano. La neve cadrà, laddove ci saranno precipitazioni, sul Nord Italia (specie zone meridionali della Val Padana), ancora a bassa quota sulle regioni centrali e a quote leggermente più elevate al Centro-Sud, ma da venerdì il freddo potrebbe riuscire a sbarcare più incisivamente su gran parte dell'Italia: tutto dipenderà da traiettoria e posizionamento dei minimi di pressione mediterranei, un vero rompicapo che non consente a noi previsori di poter tracciare un quadro evolutivo dettagliato.
Le precipitazioni stimate dal modello MTG-LAM per giovedì 2 febbraio: si accentua l'apporto di masse d'aria fredde siberiane soprattutto al Nord ed al Centro Italia, ma con risvolti perturbati su cui saranno necessari ancora opportuni aggiornamenti.

In linea generale, la traiettoria del "bombolone gelido" (quello che seguiremo soprattutto tra il 2 ed il 3 febbraio) ancora incerta: potrebbe restare un po' più a nord, con massimi effetti sull'Europa, ma anche l'Italia ne risentirà di certo in qualche modo. L'apice di questa lunga fase rigida è assai probabile per il week-end, poi il tutto potrebbe smorzarsi se venisse confermato l'inserimento di aria più temperata dall'Atlantico. Lo scorrimento d'aria mite sopra il gelo pre-esistente potrebbe dar luogo ad abbondanti nevicate su tutta la Val Padana, esattamente come dopo le ondate di freddo maggiori degli ultimi decenni. E sì, perché questo gelo, seppure dalle proporzioni e dall'entità ancora pienamente da stimare, è davvero roba grossa.

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