giovedì 29 dicembre 2011

Sorprese artiche per l'Epifania? I due prestigiosi Modelli a confronto

Braccio di ferro ad inizio anno, un'irruzione artica tenterà d'intrufolarsi verso il Mediterraneo

Già sappiamo che gennaio non debutterà all'insegna della calma piatta anticiclonica. Al tempo stesso l'inverno stenterà ancora, con l'anticiclone relegato poco ad ovest pronto a far da elastico opponendosi con decise spallate ai tentativi d'inserimento dell'Artico: fino a quando l'avrà vinta?
Tempi duri per l'Inverno Dopo la promettente parentesi pre-natalizia, il serbatoio gelido del Vortice Polare ha deciso di tornare completamente sui suoi passi, restando arroccato ad alte latitudini, senza regalare quasi nessuno spiffero d'aria artica all'intero comparto europeo. L'anticiclone e le correnti nord-atlantiche (non troppo fredde quindi) si contrapporranno in questi giorni un po' insipidi di fine anno e solo le Alpi di confine godranno di nuove fasi nevose da sbarramento.
Il contesto generale potrebbe però subire qualche scossone più importante ad inizio 2012, dapprima con qualche inserimento perturbato più ficcante e poi con un possibile deciso impulso artico, il cui obiettivo finale non è ancora dato sapersi. Già da alcuni giorni osserviamo una diversa visione evolutiva tra i modelli ECMWF e GFS: il primo continua a mostrare scenari confortanti nelle proiezioni sul lungo termine a 9-10 giorni (anche se di giorno in giorno lo scenario viene sempre posticipato di 24 ore), con l'aria artica che potrebbe davvero riuscire ad irrompere sul Mediterraneo.
Differenti invece sono le tracce sul lungo termine di GFS, che vede l'irruzione artica scivolare con molta più probabilità verso il comparto balcanico-danubiano. L'Italia non verrebbe interessata, a parte di striscio il lato adriatico, sia per l'ostacolo delle Alpi che per la stessa alta pressione, la quale, arroccata con i massimi poco ad ovest, riuscirebbe a distendersi quanto basta per deviare più ad est la traiettoria delle colate artiche.
Ecco l'ultimo scenario (delle termiche all'altezza geopotenziale di 850 hPa) ipotizzato dalle ECMWF12Z relativamente all'Epifania: colata artica che entrerebbe con maggiori effetti sul lato adriatico. 

Il raffronto del modello GFS, che al momento intravede la colata artica scendere più ad est, lambendo di striscio l'Adriatico.

Come finirà il braccio di ferro è molto difficile dirlo, questo balletto modellistico proseguirà probabilmente per diversi giorni. Le ultimissime dai run appena sfornati vedono un leggero shift verso est da parte di ECMWF in merito all'irruzione artica dell'Epifania. Il modello europeo si mantiene comunque sempre maggiormente possibilista in merito a questo possibile raffreddamento che arriverebbe con la Befana, salvo smentite od ulteriori rinvii.

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