giovedì 14 aprile 2011

Viavai di perturbazioni: impulso instabile piomba sull'Italia, meteo in peggioramento


Anticiclone troppo ai margini, libertà d'azione per un ammasso perturbato che crea una bassa pressione sui mari italiani

L'alta pressione confinata troppo ad ovest non è in grado di opporsi ad un nuovo ingresso perturbato sull'Italia che, seguendo una traiettoria più occidentale del precedente, va ad innescare un generale peggioramento nell'ambito di un'evoluzione instabile ben più lenta.
L'anticiclone è confinato sulle aree più occidentali dell'Europa e stenta per il momento ad espandersi verso est, anche se continua a sfoderare la sua protezione per quanto concerne i settori pirenaici e la Penisola Iberica. Aria calda continua ad essere convogliata sulle zone meridionali iberiche, dove si sono raggiunte punte di 30-31 gradi. Sul resto del Continente continua a predominare una circolazione d'aria fresca ed instabile
Un nuovo ammasso perturbato ha così approfittato della fragilità del campo barico, avendo modo di fare ingresso verso l'Italia attraverso la Francia. Si è generato mulinello depressionario, tra il Mar Ligure ed il Golfo del Leone, che ha dato energia alla perturbazione, con precipitazioni di un certo rilievo tra la Liguria, l'Alto Appennino e la Toscana.
Nevicate hanno interessato le aree montane dell'Appennino Settentrionale, mentre mercoledì era toccato alla parte centrale della dorsale appenninica. In occasione dei fenomeni più intensi, che hanno colpito soprattutto l'entroterra ligure, i fiocchi hanno localmente fatto la loro comparsa fino attorno agli 800-1000 metri, anche se la quota degli accumuli è segnalata in genere al di sopra dei 1200 metri d'altezza.
I fenomeni associati perturbazione si vanno lentamente estendendo più a sud ed ora interessano già l'Alto Lazio, con il minimo barico che lentamente scivolerà sul Tirreno: l'instabilità andrà così accentuandosi, nel corso della giornata di domani, dapprima su tutte le regioni centrali e poi su quelle meridionali. Il vortice perturbato segue la scia già tracciata dal precedente assalto frontale, il quale tuttavia aveva compiuto una traiettoria più orientale.

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